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L’Abruzzo: un luogo di atmosfere della memoria.

Published on 21 Aprile 2015 by geminit

Una regione e lo scorrere del tempo, come  sabbia filtrata in una clessidra.
La mano dell’uomo ha prodotto  segni indelebili: un patrimonio fantastico di monumenti d’arte, cultura, tradizioni.
Il passato che  rivive tra  città borghesi, ricche di storia e  peculiarità architettoniche, con un assetto urbanistico non stravolto, con una  coralità dell’edilizia abitativa e una stratificazione del costruito che danno ancora senso e qualità alla vita. Un passato raccontato dalla moltitudine di borghi in pietra viva, arroccati e sparsi  tra i monti. Case strette l’una all’altra in un abbraccio difensivo delle popolazioni locali contro la pericolosità dei tempi. Una regione dove chiese, abbazie, eremi  s’incontrano ai margini di boschi secolari, tra campi ancora seminati, o nel silenzio profondo di vasti altipiani e di pascoli verdi, su colline in vista del mare ricche di profumi delle stagioni, e parlano di leggende, di storie mai sentite.
Scrigni di tesori: le città dell’arte che s’aprono agli occhi del viaggiatore, o i piccoli centri, luoghi d’incanto, dove scenografici scorci appaiono intrisi delle tinte della bellezza, quasi dipinti emozionali. L’Abruzzo con ventitrè paesi nel Club dei Borghi più belli d’Italia è un viaggio tra luoghi d’incanto, in cui s’avverte il colore del tempo  e il suono misterioso dell’antico.
Una regione che svela ad ogni passo “tesori” sconosciuti dove natura e arte si fondono e il senso della scoperta e dell’avventura è ancora una realtà.