Abruzzo, la Regione più verde d’Europa
Volendo sintetizzare le caratteristiche della sua natura, la definizione certamente più corretta è che l’Abruzzo è una antologia del paesaggio euro-mediterraneo, poiché concentra entro i propri confini una varietà di ambienti naturali che non trova altro riscontro in Europa in un territorio altrettanto limitato.
Impossibile trovare, infatti, un’altra regione europea che in così poco territorio concentri: una costa mediterranea dai più vari habitat (arenile, dune, palude, pineta, macchia litoranea, scogliera, faraglioni, bassi litorali sassosi); una fascia collinare con ambienti di ogni grado di antropizzazione, zone umide pregiate (come le oasi fluviali e lacustri) ed emergenze geologiche di grande interesse; una zona montana vastissima, spesso integra naturalisticamente, anch’essa con gli ambienti più vari (foreste, praterie, laghi montani, enormi altipiani carsici, canyon, cascate, grotte, cime e ambienti d’alta quota di carattere francamente alpino, ghiacciai, vulcanismi).
E all’interno di questa sorprendente varietà di ambienti, incontaminati e spesso selvaggi, vivono specie rare e preziose che i Parchi dell’Abruzzo proteggono gelosamente, facendo della regione uno straordinario laboratorio biologico per la conservazione della natura e degli ecosistemi, oggi all’avanguardia nel mondo per il coraggio e la determinazione nelle sue scelte. Se non nidificassero sulle praterie d’alta quota abruzzesi, soprattutto della Majella, bisognerebbe infatti andare nella tundra artica per vedere ad esempio il piviere tortolino, piccolo uccello trampoliere, o l’arvicola delle nevi, un simpatico roditore che i biologi definiscono “relitto glaciale”, cioè uno a cui il posto è piaciuto così tanto che dall’ultima glaciazione non ancora se ne va; o sulle Alpi per ammirare le macchie di pino mugo, se non si trovassero anche in Abruzzo.
Di questo passo l’elenco potrebbe durare pagine, il che sarebbe anche divertente perché di curiosità ce ne sono quante se ne vogliono; tuttavia è impossibile non citare i grandi protagonisti della natura d’Abruzzo come gli orsi e i lupi, le aquile e i camosci, la lontra e la lince, che popolano le fitte faggete o si inerpicano e volano sui dirupi della Majella e del Gran Sasso, dei monti del Parco Nazionale d’Abruzzo e su quelli della Laga, sul Velino, sul Sirente